mercoledì 23 febbraio 2011

attivita'



Club dei Ragazzi
Il Corso di educazione all’autonomia si colloca nell’ambito del tempo libero e si struttura in una serie di incontri pomeridiani (3 ore circa).
Ogni ragazzo si incontra un pomeriggio a settimana con un gruppo composto da 8 a 10 ragazzi Down e 3-4 operatori. Dopo un momento comune il gruppo si divide in sottogruppi di 2-3 ragazzi più un operatore, e un volontario o uno degli obiettori di coscienza in servizio presso l’ente.
Le attività proposte ai ragazzi si realizzano per lo più all’interno del sottogruppo e toccano in modo trasversale 5 aree educative:
  • comunicazione: saper chiedere, saper dare i propri dati, usare i telefoni pubblici...
  • orientamento: leggere e seguire indicazioni stradali, saper individuare punti di riferimento, riconoscere fermate di autobus, metro e taxi...
  • comportamento stradale: attraversamento, semafori...
  • uso del denaro: acquisizione del valore del denaro, riconoscimento, conteggio, corrispondenza prezzo-denaro, resto...
  • uso dei servizi: corrispondenza prodotto-negozio, supermercati, negozi di uso comune, bar, cinema, bowling, uffici postali, mezzi pubblici ...
Ma autonomia non vuol dire solo acquisire alcune competenze, ma riconoscersi grandi e sentirsi tali, ritrovando così in questo cambiamento dalla condizione di bambino a quella di adolescente motivazione nell’assumere nuovi comportamenti e nel superare le inevitabili difficoltà. Il clima scelto per le proposte del corso è allora quello di un ambiente ricreativo e gratificante in cui i ragazzi si sentano protagonisti e vengano così anche rinforzati nell’assunzione del loro essere “grandi”.
Per questo è stato creato, come contenitore per questa esperienza, il club dei “Ragazzi in gamba”. Questo clima aiuta i ragazzi nella loro identificazione come adolescenti e stimola la comunicazione e l’instaurarsi di rapporti di amicizia all’interno del gruppo.


"amici sul web"
Questo progetto è rivolto specialmente ai soci con SD perché non “perdano il treno” delle tecnologie informative e comunicative.
Fedeli al motto ormai mondiale di Niente su di noi senza di noi, si ritiene che la nascita di una comunità virtuale e la creazione di un Internet point in almeno alcune delle Sezioni AIPD partecipanti possa favorire l’inserimento sociale e, per alcuni, professionale di queste persone. Le metodologie e gli strumenti dell’e-learning di ultima generazione puntano, infatti, sempre più a forme di apprendimento collaborativo e pongono la persona al centro di una molteplicità di relazioni, rendendola partecipante attivo nonché costruttrice di conoscenza: apprendimento formale, non formale e informale si intrecciano, generando una fluidificazione dei saperi e delle relazioni.

Molte persone con SD presentano difficoltà linguistiche nella forma e/o nel contenuto verbale, che influenzano la fluidità del’eloquio, la capacità di espressione e comunicazione. L’utilizzo di una comunità virtuale può rappresentare un efficace strumento per la valorizzazione delle capacità comunicative, relazionali ed espressive, nonché per il miglioramento dell’inclusione sociale.
La capacità di auto-organizzazione, così come quella di scelta e libera iniziativa, rappresenta per molte persone con SD un potenziale (o reale) limite alla propria autonomia personale e sociale. Per superare quest’ostacolo è importante favorire la costruzione di contatti raggiungibili e relazioni indipendenti, attraverso l’utilizzo di strumenti accessibili.
Gli obiettivi sono quindi l’integrazione sociale e professionale delle persone adulte con sindrome di Down attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione: in particolare si lavorerà per incrementare le capacità di socializzazione di un gruppo di 60 soci con SD di AIPD, attraverso la formazione in informatica e la creazione di una comunità telematica specialmente dedicata.

LA SEZIONE DI FOGGIA HA INOLTRE PARTECIPATO AI PROGETTI :
"NONSOLOVACANZE"
vuole essere un’occasione per permettere a giovani e adulti con sindrome di Down di sperimentarsi in settimane di convivenza fuori casa nella logica della crescita dell’autonomia intesa come “saper fare” (acquisendo nuove abilità ) e “saper essere” (proponendo percorsi di riflessione volti alla crescita della propria identità di giovani e adulti).
Si propone inoltre di trasferire agli operatori delle sezioni nuove competenze nell’organizzazione e gestione di settimane per ragazzi e adulti attraverso il diretto coinvolgimento nella gestione di tali eventi sotto la guida di formatori esperti provenienti dalla sede nazionale.
Nonsolovacanze è rivolto ad adolescenti/giovani/adulti con sindrome di Down di età compresa tra i 15 e i 45 anni.
DAL SOSPETTO DELLA SINDROME ALLA REALTA DELLA PERSONA
Un evento indicativo dell’esigenza di ri-pensare ai minori è stato il seminario AIPD “Bisogni e risposte per bambini con sindrome di Down da 0 a 6 anni”, che si è tenuto il 13 e 14 gennaio 2006, su specifica richiesta delle sezioni più recenti. In margine a tale incontro, è stata svolta un’indagine preliminare sui temi ritenuti più importanti e prioritari per questa fascia di età le carenze informative avvertite dai genitori. Sono stati scelti, per ordine di importanza:
- Sviluppo del bambino nei vari ambiti (cognitivo, linguaggio, motorio, socializzazione, autonomia) con suggerimenti di tipo educativo;
- Comunicazione della diagnosi: consigli per il personale medico e per i neo-genitori;
- Programma di salute: patologie più frequenti, controlli medici consigliati, curve di crescita per bambini con sindrome di Down (SD), ecc...;
- Terapie riabilitative specifiche consigliate nei primi anni di vita;
- La famiglia di un bambino con SD: genitorialità e problematiche della coppia, i fratelli e le sorelle, contesto familiare allargato, ecc...;
- Informazioni sulla SD;
- Aspetti assistenziali;
- Integrazione scolastica: consigli per l’inserimento nell’asilo nido e nella scuola materna;
- Luoghi comuni sulla SD.


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